Il trenino delle Centovalli
Questo weekend gita oltre confine per i nostri eroi :-) .Partenza verso le 9 da Sesto Calende; direzione: Domodossola. Li’ il punto dāincontro con tutti i partecipanti, come al solito provenienti dai capi del mondo conosciuto š .
Ed eccoli pronti a partire: Alex, Laura, Alessio, Graziano, Ale e Anna.
Il piano, ambizioso, prevede la salita col trenino panoramico āVigezzina-Centovalliā fino alla stazione di Camedo (per la precisione svizzera meglio dire CĆ medo). Da lƬ discesa in mountan bike fino a Ponte Brolla (o Grolla, come dice il gra :-) ) dove riprendere il treno per Locarno; a questo punto non resta che lāultimo tratto: Aliscafo per Stresa dove le fide FS li avrebbero riportati alle proprie dimoreā¦ sani e salvi.
Ma andiamo con calme: avevamo lasciato i nostri eroi a Domodossola dove, dopo essersi riuniti, ed aver conquistato lāagognato biglietto (brutte storie di prenotazioni falliteā¦) si imbarcano sul modernissimo trenino panoramico delle 11.42.
Mentre il treno si inerpica sulle montagne, tra un tornante e lāaltro (dove dāinverno viene utilizzata per alcuni tratti anche una cremagliera per consentire la salita) i nostri amici trovano il tempo di scattare qualche fotoā¦
Un po’ abbattuti gli impavidi viaggiatori bivaccano nel parchetto della stazione aspettando che apra il noleggio delle biciclette ma soprattutto aspettando buone notizie dalle nuvole nere allāorizzonte. Nel frattempo cāĆ© sempre spazio per la fregatura della giornata (fortunatamente piccola): un caffĆ© da 1.5 euri nellāunico bar dellāintera vallata probabilmenteā¦Giunti alla prima tappa, Camedo, la situazione non Ć© delle migliori: il tempo (come giĆ pre-gufato da Alessio) non da segni rassicuranti e, anczi, inizia anche a cadere qualche goccia; la stazione Ć© deserta, probabilmente sono gli unici ad avere avuto questa bellāidea. Che fare??
Ed ecco che finalmente il noleggiatore di velocipedi arriva. Gli sofrtunati viaggiatori chiedono ragguagli sul tempo e lui li rassicura dicendo che non sono previsti temporali per la giornata ma conclude con una frase a dir poco infelice :āDeh, anche lāanno scorso ho consigliato ad un gruppo di scendere nonostante il tempo non fosse dei miglioriā¦ mi hanno poi chiamato da Valle dicendomi che avevano preso una gran lavataā¦"; e in quel momento inizia a pivereā¦.
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Rincuorati dalle sagge parole e con un po’ di sana incoscienza i biker partono a cavallo dei mezzi (in perfette condizioni) durante la prima spiovuta. La discesa molto divertente, la strada abbastanza larga, i panorami sempre bellissimi e il tempo che sembra tenereconvincono i nostri discesisti di aver fatto la scelta giusta. I piĆ¹ veloci ( non si fanno nomi .. š ) hanno tempo anche per soffermarsi a fotografare gli scorci e gli altri membri del grupponeā¦
I nostri stupefatti gitanti riprendono dunque il treninio (in quresto tratto quasi una metropolitana) diretto a Locarno dove, con un certo anticipo, riescono a prenotarsi per la corsa in Aliscafo (la gentilissima signora del chiosco dice che sono gli ultimi 6 posti disponibiliā¦ ma sullāaliscafo in realtĆ ci sono un sacco di posti liberi). Una breve passeggiata sul lungo lago (giusto il tempo per ammirare un altro nome di quelli che si possono trovare solo altralpe: il gelato āpiruloā!! :shock: ) a via, a cavalcare le onde verso Stresa dove li attende la chiusura del cerchio: il treno verso casa!Arrivati in fondo alla discesa i nostri amici depositano le bici nellāapposito vagone merci; queste cose possono davvero succedere solo in svizzera, nessuno controlla chi lascia o chi prende, tutto Ć© affidato unicamente alla correttezza degli utilizzatori: davvero complimenti, un esempioi di civiltĆ ..
Proprio bello questo giro, una commistione di generi: treno, bici, aliscafo, lago, montagna, cittĆ ā¦ i nostri protagonisti sono stanchi ma soddisfatti e felici si dirigono verso il tramontoā¦ su un treno delle FS..