Il codice Da Vinci
Domenica sera sono andato a vedere con i compagni del Cefriel il film più atteso dell’anno (…): il Codice Da Vinci.
Stendiamo un velo pietoso sulle pubblicità pre-film e sulla campagna anti pirateria che è un oltraggio al decoro (se uno vede quel filmato non può far altro che correre a casa e iniziare a scaricare film per protesta).
Andando al sodo.. premetto che ho letto il libro, che non sono propriamente religioso (anzi…) e che tutte le discussioni fatte da cattolici o meno su questo romanzo mi fanno solo ridere. Detto questo il film è stato meglio di come me lo aspettavo; probabilmente ero partito prevenuto avendo sentito da ogni parte delle critiche feroci che lo descrivevano come noioso e poco attinente al libro; forse, dopo lo scotto di “L’acchiappasogni”, pensavo che anche questa trasposizione cinematografica fosse un modo come un altro per rovinare un bel thriller. Bè, mi sono dovuto ricredere.
Il film non è noioso, anzi, ha un buon ritmo e non ci sono parti particolarmente lente. Ci sono alcune scene un po’ cruente ma non si scade nel “pulp” e si sopportano benissimo (a meno di non essere particolarmente suscettibili, vero Laura?!? :-)). Oltretutto, a dispetto delle critiche e dei miei pregiudizi mi è parso rispecchiare bene la trama del libro: tutte le scene apparse nel film sono la riproduzione precisa di quel che descrive il romanzo. Ovviamente non si sono dovuti fare dei tagli e forse alcune parti non sono spiegate altrettanto bene come lo sono su carta, ma, tutto sommato, è stata una scelta azzeccata perché allungare ancora di più il film, che già dura 2 ore e 30, sarebbe stato davvero troppo.
In conclusione sono stato contento di aver speso questi 7 euri e 50 cents… unica nota negativa? Il cinema, di una scomodità tremenda, specialmente per un film così lungo… all’uscita sembravo il gobbo di Notre Dame da tanto ero accartocciato! (tutta colpa di Alessio che ci porta nel cinema sotto casa… :evil:)