Boston Marathon!!
Prima uscita
Prima corsetta a Boston. Solo qualche km per combattere il Jet lag e far girare le gambe!

Bello il percorso lungo il fiume, ho anche intravisto i Pro che facevano uno shooting.


Seconda uscita
Il giorno della gara!





Sveglia presto, colazione come provata più volte nei lunghissimi poi spostamento fino alla zona di caricamento sui bus.

C'è un po' di caos e coda ma tutto organizzato bene, anche se per salire sul bus ci è voluto molto più di quello che mi aspettavo.
Forse è stato un bene perchè così, dopo un viaggio di un'oretta con il riscaldamento del bus a "palla", arriviamo alla partenza con solo 1 ora di anticipo. durante il viaggio faccio anche qualche chiacchiera con il mio vicino che è già alla sua quinta Boston e mi da qualche consiglio!
A questo punto rimane solo il tempo per andare in bagno, corricchiare 5 minuti e camminare fino alla griglia che è a circa 1 chilometro dal running village in griglia!


Fin dalla partenza si capisce subito: questo percorso sarà parecchio duro!
Le salite son salite vere e ce ne sono sempre, una dietro l'altra. Non c'è un metro in piano. Si parte in leggera discesa ma subito si rompe il ritmo e si sale per qualche metro e così via.
Rispetto alle altre maratone a cui ho partecipato qui il campo partenti è molto più compatto: quelli che corrono nella tua griglia vanno davvero al tuo passo. Ho avuto le stesse persone intorno dall’inizio alla fine con momenti in cui ero io quello in difficoltà e momenti in cui lo erano loro.
Già dal decimo chilometro sento che qualcosa non va perfettamente come previsto: il gluteo e l'ischiocrurale destro mi danno fastidio, probabilmente per tutto il saliscendi a cui non sono abituato. Stringo un po' i denti e tengo il passo, forse esagerando anche un po' sapendo benissimo che pagherò tutto alla fine 😉.
Molto emozionante lo scream tunnel intorno alla mezza maratona dove le ragazze del college di Weasley si fanno sentire dopo un tratto nel bosco particolarmente silenzioso.
Incontro Maddi e Willi al miglio 14 e Laura al miglio 17 che mi distraggono un po' dalla fatica.
Le salite del 32esimo poi si sentono parecchio: il nome heart break hill se lo sono guadagnate davvero!
In cima all’ultima salita ho dovuto camminare un attimo perché la gamba destra mi faceva parecchio male e avevo paura che non arrivasse alla fine. Per fortuna quella piccola pausa mi ha dato un po' di sollievo e sono ripartito anche se un po' più lentamente di prima.
Ultimi chilometri in città con un sacco di pubblico ad aiutare a recuperare le ultime energie per chiudere comunque sotto le 3 ore e 10 minuti.
Un altra bella maratona, molto affascinante. Forse sarebbe da affrontare più alla leggera per godersela meglio senza pensare al tempo che è impossibile da realizzare qui!




Terza uscita
Ultima corsa negli States per sciogliere un po' le gambe e fare nuove amicizie nel vialetto di una casa di Rockport!

