Silverlight: detecting design mode
Just a quick tip useful when you have to do something special for Silverlight designer to work correctly.
bool _inInDesignMode = DesignerProperties.IsInDesignTool;
Just a quick tip useful when you have to do something special for Silverlight designer to work correctly.
bool _inInDesignMode = DesignerProperties.IsInDesignTool;
Here is my new desktop wallpaper (and current blog header), one of the best shot I’ve taken during my MTB trips.
Wallpaper Crocione!
It was taken here on Cuvignone pass and, on the background, you can see (from left to right): lake Varese, lake Monate and lake Maggiore.
I think it’s worth a visit!
I face the problem of having vmware disks files (vmdk) on ntfs partition (for sharing them between windows and linux installations).
When I run vmware with this configuration in linux I get an hight CPU usage by ntfs.mount process. Many blogs says that adding mainMem.useNamedFile=FALSE to virtual machine configuration file will fix this issue.
This probably worked only with older vmware versions.
Then I found this.
It says to change the location for snapshot and suspend files to a non ntfs partition. This just works!!
Un piccolo script utile per gestire piú connessioni VPN. Lo script Python non fa altro che cercare tutti i file ovpn nelle sotto directory della directory passata come parametro (Documents/OpenVPN é la scelta di default). Per il momento non é molto testato ma sembra funzionare 😉
Lo trovate qui.
Questo post é un piccolo howto su come installare Debian (o distro derivate come ubuntu) con debootstrap.
Lo scopo principale di questo post é spiegare il funzionamento di debootstrap e tenere degli appunti sulle fasi principali per l’installazione, non quello di fare un cut&paste diretto dei comandi.
In questo post si assume che:
/dev/sda1
;/dev/sda5
;/dev/sda2
.Per prima cosa occorre avere un media boot-abile di una distribuzione debian-based (ubuntu, mint, debian…etc). Facciamo il boot con il sistema live e accediamo alla console o, se si preferisce l’interfaccia grafica, ad un emulatore di terminale.
Probabilmente l’installazione live non contiene debootstrap. Lo si può installare con: sudo apt-get install debootstrap
.
Se il disco non é partizionato o si vuole cambiarne la suddivisione si può usare fdisk. Il mio disco solitamente é già partizionato e, soprattutto, nella partizione /home ci sono tutti i miei dati. Se questa é anche la vostra condizione occorre stare molto attenti a formattare unicamente la partizione root e non quella home. Il comando da eseguire é: sudo mkfs.ext3 /dev/sda1
.
Ora creiamo una directory sotto /mnt che sarà la base dell’installazione: sudo mkdir /mnt/new_install
Successivamente montiamo lì i nostri filesystem: sudo mount /dev/sda1 /mnt/new_install
. (si potrebbe montare già da ora anche la directory /home ma per evitare cancellazioni accidentali meglio farlo dopo)
Ok, si é pronti finalmente a lanciare debootsrap: sudo debootstrap --verbose --arch=amd64 sid /mnt/new_install
. Per fare questo dovrete essere connessi ad internet. Una volta eseguito il comando si dovrà aspettare lo scaricamento e l’installazione del sistema base.
Ora, se tutto é andato per il verso giusto, dovremmo avere in /mnt/new_install la struttura base del fileystem e possiamo dunque procedere con il mount dei filesystem di sistema:
sudo mount -t proc /proc /mnt/new_install/proc
sudo mount -t sysfs /sys /mnt/new_install/sysfs
sudo mount --bind /dev /mnt/new_install/dev
Inoltre creiamo un file che servità durante l’installazione del bootloader: touch /mnt/new_install/etc/mtab
Infine copiamo il file con i dns di sistema nella nuova installazione: sudo cp -a /etc/resolv.conf /mnt/new_install/etc/resolv.conf
Possiamo ora fare chroot nella nuova installazione: sudo chroot /mnt/new_install /bin/bash
Da questo momento in poi saremo all’interno della nuova installazione. Per prima cosa, prima che ci si dimentichi e si debba rifare tutto da capo, impostiamo la password di root del sistema: passwd
Dopodiché installiamo qualche pacchetto fondamentale con apt-get o aptitude:
sudo mount /dev/sda5 /mnt/new_install/home
e, se si vuole partire da un configurazione pulita per il proprio utente, spostare la vecchia home_dir: sudo mv /mnt/new_install/home/user /mnt/new_install/home/user_old
Ultimo passo da non dimenticare, pena un kernel panic al primo avvio, creare il file /etc/ contenente:
proc /proc proc nodev,noexec,nosuid 0 0 /dev/sda1 / ext3 errors=remount-ro 0 1 /dev/sda5 /home ext3 defaults,user_xattr 0 2 /dev/sda2 none swap sw 0 0
Ora é possibile uscire dal chroot e fare il reboot del sistema. Una volta fatto il boot nel sistema base si può partire con l’installazione di tutti i pacchetti (xorg, etc) e con la creazione degli utenti.
Finito, la nostra disto é installata!
<policy user="at_console"> <allow own="org.freedesktop.NetworkManager.openvpn"/> <allow send_destination="org.freedesktop.NetworkManager.openvpn"/> </policy>
Questo errore si verifica se la porta sulla quale si sta cercando di far girare un Web Site é già in uso (Skype, Visual Studio, etc.). Ci voleva così tanto a scriverlo?
Certo che non si finisce mai di imparare… dopo quasi 10 anni di utilizzo scopro solo oggi che Vim può editare direttamente file anche via ftp, scp, rcp!!
vim ftp://user@server/directory/file
Problema: come tutti ormai vivo con quantità abnormi di dati memorizzate su dispositivi usb esterni. Come fare per avere questi dati sempre a disposizione sullo stesso “mount point” in linux?
Soluzione: ci sono 2 possibilità; la prima é quella di editare i files di regole di udev (ormai tutte le distribuzioni lo utilizzano) in modo da identificare il dispositivo hardware e assegnargli cosi’ un nome unico all’interno dello pseudo filesystem “dev”. Una volta ottenuto questo non resta che inserire in fstab la riga corretta per il montaggio del filesystem. Non é nulla di particolarmente complicato ma, come dicevo, c’é un’altra soluzione che é ancora piu’ semplice. Quasi tutte le distribuzioni moderne hanno abilitata la funzione di automount dei dispositivi usb; bene, il punto di mount utilizzato in maniera predefinita é la “label” del filesystem che deve essere montato (se presente). Quindi l’unica cosa da fare se volete avere un mount point fisso per il vostro filesystem non é altro che impostare una label a vostro piacimento per tutti i dispositivi usb, quando li collegherete ve li troverete montati automaticamente in /media/<label>
. Una guida su come impostare la label per i tutti i filesystem linux la trovate qui. Inoltre, se avete necessità di impostare delle opzioni di mount avanzate, potete utilizzare in ogni caso il file fstab prendendo come device /dev/disk/by-label/<label>
e forzare il punto di mount o le opzioni come meglio credete.
Ebbene si’, dopo mille peripezie il mio rapporto conflittuale con Tele2 è finalmente chiuso. Ora non resta che aspettare il momento in cui mamma Telecom si deciderà a ridarmi la mia amata portante…. dicono metà settmana prossima, speriamo!
Per il momento: viva il semiterno 56K!! 😉